Un pensiero di Elisa Alcini
sul vangelo di Natale (Lc 2, 1-14)
È l’evangelista Luca che, tratteggiando un preciso quadro storico, racconta il viaggio di Giuseppe e Maria da Nazareth verso la Giudea, obbedienti al censimento imperiale ordinato da Cesare.
Qualcosa accade. A Betlemme, città di Davide, si compiono per lei i giorni del parto. Ma per il suo bambino non c’è posto: solo una mangiatoia può accoglierlo.
Una buona ed attesa notizia, lontana dalla città e dal clamore mediatico, nella povertà di una stalla ove non manca l’entusiasmo di annunciare questa grande gioia di cui si fanno portavoce i messaggeri di Dio che lo lodano e riconoscono la Sua gloria. L’angelo appare ai pastori, ultimi per Israele e primi per Dio, per dare loro il lieto annuncio.
Come i pastori, non temiamo, ma portiamo questa gioia (così umana ma ricca di promesse eterne) nelle nostre vite e in quelle di coloro che sono ai margini, proprio sotto i nostri occhi.
Un augurio di un Santo Natale!