“Lampada ai miei passi”, vangelo 31/01/2021

Un pensiero di Evandro Astancolli
sul vangelo di domenica 31/01/2021 (Mc 1,21-28)

E’ demoniaco pensare un Dio lontano algido che aspetta solo preghiere e sacrifici. Marco non a caso fa partire dal religioso che frequenta la sinagoga il primo segno di Gesù. Non era difficile essere un buon religioso, mille regole sul puro e sull’impuro imposte proprio per non essere mai a posto, costretti quindi a sacrificare animali e pregare con formule ad orario.

Ora però Dio con suo figlio Gesù entra nella sinagoga si fa prossimo e ci smaschera. Il suo insegnamento è diverso, non autoritario come quello degli scribi, ma autorevole, di chi parla con verità. Gesù stesso è verità e la verità spesso è indigesta per chi si è assuefatto alla menzogna.

Lasciamo schemi vecchi ancora esistenti, per tacere ed ascoltare, e la Parola ascoltata avrà un potere sanante e rinnovante per cambiarci da individui religiosi a persone più somiglianti a Cristo, cioè più umane!

Consuntivo anno 2019-2020: relazione al bilancio

Questa relazione prende a riferimento i dati economico-finanziari (flussi di entrata e di uscita ) dell’anno 2019-2020 con l’avvertenza che i dati del tesseramento  così come i costi  hanno una finestra temporale che va dall’ 8  Dicembre 2019 all’ 8 Dicembre 2020. Pertanto eventuali iniziative successive alla festività dell’8 Dicembre verranno conteggiate nel risultato economico dell’anno in corso 2020-20221. Ricordo che il  nostro è un bilancio per cassa e non per competenza per cui i valori che sono riportati coincidono con  i  movimenti monetari.

L’ammontare delle adesioni è stato di euro 7.437,50 rispetto ai 6.141,00 dell’anno precedente con un incremento del  21 % dovuto sia all’aumento delle Parrocchie aderenti sia al numero di adesioni / composizione nonché alle entrate della Parrocchia del Duomo una parte delle quali si riferiva agli anni precedenti ma che viene, qui, contabilizzata per ragioni di cassa.

Il totale delle  entrate è dato dall’ammontare delle adesioni pari a € 7.437,50 più altri contributi volontari di € 132,50 per un totale di € 7.570,07. Considerato che le spese gestionali  sono stati pari e € 1.140,13 mentre il trasferimento a Roma in favore della Presidenza Nazionale è stato di € 5.592,59 il risultato gestionale positivo dell’anno ammonta a € 837,35.

Se si fa riferimento ai solo contributi relativi all’anno associativo l’ammontare versato a Roma è pari all’80% del totale delle entrate diocesane.

L’ammontare dei costi relativi agli eventi è stato di euro 834,37 e le cui voci più significative sono state per € 75 l’iniziativa degli auguri al Papa, per € 105 l’anniversario ACR, per € 454,37 i costi sostenuti per l’Assemblea diocesana di Rinnovo cariche del Febbraio 2020 , la visita del Vice Presidente Nazionale (Michele Tridente)  per € 100 e le tre Grandi catechesi (prof.ri Grillo Noceti e Rizzi ) per € 200. La situazione pandemica ha, necessariamente, ridotto la possibilità di iniziative in presenza ma l’attività dell’Associazione non si è interrotta neppure nei mesi del loockdown ricorrendo spesso ad incontri attraverso la rete web. In calce  alla presente un elenco non esaustivo  di alcune di queste iniziative Di particolare rilievo l’attività di SpesaACasa che ha avuto inizio per volontà dei giovani  di AC diocesana i quali hanno supportato circa 300 famiglie con la consegna della spesa e con l’apertura di un conto specifico su cui sono transitate donazioni per € 11.198,19   tutte utilizzate per assicurare beni alimentari e non a famiglie che né presentavano necessità utilizzando la rete delle Caritas Parrocchiali.

Per quanto riguarda le spese varie queste sono imputabili ai costi conviviali successivi all’incontro  annuale con il Vescovo, alla sanificazione ed alla pulizia della sede nonché per euro 69,18 ai costi delle commissioni per il conto SpeseACasa che si è deciso venisse coperto dal conto dell’ Associazione al fine di destinare l’interezza delle donazioni alle attività di carità.

Per quanto riguarda le spese di tenuta conto la maggior spesa è attribuibile alla imposta di bollo (€ 100,07) mentre il costo vivo è pari a € 12 totali.

Terni 14.12.2020

Augusto Magliocchetti, Amministratore

“Lampada ai miei passi”, vangelo 24/01/2021

Un pensiero di Tommaso Sereni
sul vangelo di domenica 24/01/2021 (Mc 1,14-20)

Ci ritroviamo più spesso di quanto crediamo a correre, perché siamo in ritardo, perché il tempo non basta, perché qualcosa ci incalza e non di rado dimentichiamo la cura dell’attesa. Di fronte a questo nostro correre, il Vangelo di oggi ci dice: «E subito lasciarono le reti e lo seguirono». Gesù ci chiama nella quotidianità della nostra vita, quando ci sembrerebbe di essere meno pronti, perché troppo presi e indaffarati e ci chiede di seguirlo «subito», non domani, non quando avrò finito questo lavoro, non quando la pandemia sarà passata.

Ora mettiamoci al posto di Andrea e Simone: se fossimo stati noi a quelli intenti a lavorare, magari presi da un servizio nelle nostre parrocchie, saremmo stati capaci di lasciare tutto e seguirlo subito?

“Lampada ai miei passi”, vangelo 17/01/2021

Un pensiero di Agnese Sabina
sul vangelo di domenica 17/01/2021 (Gv 1,35-42)

La domanda che Gesù pone ai due discepoli che iniziano a seguirlo risuona forte nei nostri cuori: “Che cosa cercate?”.
Ma prima di tutto, siamo alla ricerca di qualcosa? Abbiamo una meta da raggiungere, o continuiamo a vivere come cozze aggrappate allo scoglio di apparenti e scadenti certezze?
È quando scopriamo per chi siamo, che scopriamo chi siamo.

I discepoli rispondono a loro volta con una domanda: “Rabbì, dove dimori?”.
A dircelo sono le parole di Paolo, nella seconda lettura: il nostro corpo è tempio dello Spirito Santo. Dio è in noi perchè nella persona di Gesù ha incarnato la nostra fragile umanità in tutto e per tutto, diremmo oggi “all inclusive”!

“Venite e vedrete”: affinchè l’incontro porti molto frutto come quei tralci che restano uniti alla vite, gli inviti di Gesù lasciano sempre spazio alla possibilità di scelta di coloro che sono chiamati. Non si traducono in duri imperativi, ma richiedono il nostro “Sì”, talvolta incerto, di uomini liberi e sinceri e non apatici burattini.

“Lampada ai miei passi”, vangelo 10/01/2021

Un pensiero di Giorgio Armillei
sul vangelo di domenica 10/01/2021 (Mc 1,7-11)

Siamo al prologo del vangelo di Marco. Non un complicato ragionamento teologico ma un fatto fonte di interpretazioni teologiche. Un fatto che qualche studioso ha messo in discussione nella sua storicità. Non senza poi dover ammettere che l’incredulità e l’implausibilità agli occhi dei primi cristiani di un battesimo di Gesù rafforzava la storicità del racconto evangelico. Un fatto dunque che non scompare dietro l’affrettarsi dell’evangelista a mostrare la rassicurante teofania che lo segue.

Il battesimo è segmento di un cammino di Gesù nel quale fu possibile che “anche la coscienza umana del suo mistero progredisse fino all’espressione piena della sua umanità glorificata” come scrive Giovanni Paolo II. Gesù discepolo di Giovanni inizia il suo ministero pubblico in continuità con la storia della salvezza. Egli è “il Figlio, l’amato” quello stesso che il centurione riconoscerà come “Figlio di Dio”. Un dialogo tra la Rivelazione e la fede.

Esce la seconda parte di “Uno solo è il corpo”

Esce oggi il secondo episodio di “Uno solo è il corpo”, sussidio pensato dall’equipe giovani dell’Azione cattolica di Terni Narni Amelia.

Cosa è “Uno solo è il corpo”?
Non possiamo incontrarci di persona, ma abbiamo deciso di continuare a camminare insieme, quanto possibile e per come è possibile. “Uno solo il corpo” è un piccolo sussidio utile a non perdersi per rimanere in contatto con sé stessi e con il Signore. Per avere più dettagli scaricalo e leggi bene l’introduzione: lì è spiegato tutto, per filo e per segno! Il secondo tema che affronteremo è quello del coraggio.

A chi è rivolto? Cosa posso fare per averlo?
È pensato per i giovani, ma può essere usato da chiunque voglia, anche adulto, ovunque sia. Per averlo clicca qui e scaricalo, poi leggi l’introduzione e inizia, senza troppa fretta. C’è solo una cosa necessaria: la tua volontà nel fare questo percorso e nel prenderti tempo per te. Senza il tuo impegno, alla fine, questo sussidio rimarrà solo un pezzo di carta. Sta a te: non deluderti! 

Ma quindi non ci sarà nessun incontro in presenza? 
Una volta al mese ci sarà una Messa da vivere insieme, a cui sono tutti invitati. In questo momento ci è chiesto di essere responsabili dei nostri fratelli e delle nostre sorelle. Sentiamo fortissima la voglia di incontrarci, ma per il Bene di tutti scegliamo di rimandare il momento del nostro incontro: siamo giovani, ma la responsabilità di limitare i contagi è anche sulle nostre spalle e non possiamo tirarci indietro.

E una volta che ho finito che faccio?
Non preoccuparti! Ogni mese uscirà un nuovo tema, non ti resta che seguire la nostra pagina facebook e il sito per non perderti nulla!

Se vuoi farci sapere la tua scrivici: ne saremmo molto contenti!

“Lampada ai miei passi”, vangelo 03/01/2021

Un pensiero di Elisa Alcini
sul vangelo di domenica 03/01/2021 (Gv 1,1-18)

Questa domenica è il prologo del vangelo di Giovanni a darci luce e ad accompagnarci nel nuovo anno carico di speranza. La Parola, da sempre esistente fuori dal tempo e accanto a Dio da prima della creazione, si dona ed entra nelle nostre storie indirizzando Abramo, donandosi a Mosè e ai profeti sino ad illuminarci di eternità.

La luce venuta nel mondo è preceduta da un testimone, Giovanni il Battista, giunto per darne testimonianza, finché il Verbo si fece carne, per abitare in mezzo a noi e raggiungere il tempo della pienezza. E la Parola, sempre più vicina, si fa così presente in Gesù che diviene racconto e rivelazione del Padre.

Ecco allora che la fede rischiara le nostre oscurità, uomini e donne diventano figli, depositari della Parola che ci pone in relazione gli uni con gli altri, ci abita quanto più sappiamo porci in ascolto e, nelle difficoltà delle tenebre che cercano di spegnerla, ci orienta e rischiara.

SpesaACasa finisce, il bene rimane

La fine di un anno e l’inizio di un nuovo è sempre un momento di bilanci, un momento in cui si pensa a ciò che si è (o non si è) fatto, un momento in cui si guarda a ciò che si farà. In questo tempo vorremmo fare anche noi un bilancio di ciò che è stato SpesaACasa e di ciò che è stato il conto dedicato. Un bilancio che non sarà un’enumerazione di ciò che siamo riusciti a fare («non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra»), né un elenco di numeri (solo per il conto ci sarà a breve qui sul sito il bilancio conclusivo, affinché tutto sia alla luce del sole), ma un modo di rendere grazie e di dichiarare conclusa un’esperienza, anche ufficialmente. 

Non ripercorriamo le vicende di SpesaACasa o del conto -per molti sono note e siamo disponibili, per chi vuole, a raccontarle in altra sede-, ma ribadiamo come le due esperienze siano state tra loro estremamente diverse, benché gestite dalle stesse persone. Erano diversi i destinatari, diverso il modo di fare le scelte, diverso lo scopo, diversi i rispettivi momenti di apertura e di chiusura. 

Perché SpesaACasa e il conto sono stati chiusi? Perché erano nati per rispondere a un’esigenza quando pochi erano organizzati per riuscire a gestire ciò che stava succedendo. Noi con buona volontà, incoscienza, rete di relazioni e tanta fiducia ci siamo messi a disposizione, riuscendo a fare una piccola parte. Quando quell’esigenza è calata, quando altri si sono organizzati per fare stabilmente e in modo migliore quello che SpesaACasa e il conto facevano con i loro pochi mezzi, abbiamo deciso di fare un passo indietro. Siamo stati chiamati a dare risposte in un tempo di emergenza particolare e limitato nel tempo, non a creare un’organizzazione stabile che potesse occuparsi di carità. 

In questo, non possiamo che dire grazie a tutti coloro che hanno accompagnato SpesaACasa e il conto. 
Grazie a tutti i volontari di SpesaACasa e non ci stancheremo mai di dirlo: senza di loro non avremmo potuto fare niente. Niente. 
Grazie a Coop Centro Italia e a tutti i dipendenti per il grande aiuto nella preparazione delle spese, per le donazioni che ci hanno fatto, per le due collette (scolastica e alimentare) in cui ci hanno coinvolto. In una parola, grazie per la grande fiducia che ci hanno dato. 
Grazie a Carrefour, Conad, Eurospin e tutti gli altri esercizi commerciali che ci hanno aiutato nel preparare spese, con collette alimentari o nel facilitare gli acquisti con il conto. 
Grazie a tutti coloro che hanno chiamato per farsi portare la spesa. Nel cuore abbiamo nomi, voci e storie che saranno impossibili da dimenticare. 
Grazie a chi, come singolo o in modo organizzato, ha fatto una donazione sul conto. Grazie perché coloro hanno scelto, in forma più o meno anonima, di fare il bene senza proclami, ma nel segreto. 
Grazie a chi ha pregato per noi o ci ha dedicato un pensiero. L’immeritata fiducia che abbiamo sentito è stata per noi un ristoro, in quei momenti in cui le difficoltà sembravano più grandi del resto. 

SpesaACasa si è chiusa. 
Il conto si è chiuso. 
Rimane la necessità che ciascuno faccia, sempre, la propria parte. 

Ester, Francesco, Tommaso

“Lampada ai miei passi”, vangelo 27/12/2020

Un pensiero di don Matteo Antonelli
sul vangelo di domenica 27/12/2020 (Lc 2,22-40)

Alla luce della Parola di Dio che oggi leggiamo mi piace sottolineare un aspetto, forse l’aspetto principale per ogni famiglia: non la ricchezza, la perfezione, l’assenza di problemi e di contrasti. Al centro c’è la FEDE! Non solamente il credere a certe dottrine, ma la certezza che di Dio ci si può fidare. In ogni momento! 

La fede di Abramo e Sara, fecondi in tarda età; la fede di Maria e Giuseppe, custodi di una Promessa che è per tutta l’umanità (capaci di lasciare prendere in braccio il loro figlio a due anziani sconosciuti!) ci stimoli a coltivare la nostra relazione con Dio all’interno delle nostre famiglie, perché anch’esse siano capaci di testimoniare l’Amore e di generarlo al mondo.